mercoledì 14 agosto 2013

Cane comprato o adottato? (Parte 1)

Ciao! Oggi non mi va di raccontare di me, ma vorrei parlare di un argomento che sta tanto a cuore a mamma: cane comprato o adottato?
Io, come alcuni sapranno, sono di razza e di allevamento. Infatti sono una Hovawart nata nell'Abete Bianco, tra le cure della mia mamma naturale, una bella cagnona calda e affettuosa, e quelle della mia madrina (se così vengono chiamate quelle umane per il battesimo, perché Simona non potrebbe esserlo per me?!). Ma cosa significa nascere in allevamento?
Mmm, prima devo fare qualche distinzione: c'è Allevamento e allevamento. Il primo è l'allevamento serio, amatoriale o riconosciuto dall'ENCI, con una o due razze, pochi animali seguiti come figli, e poche cucciolate l'anno attentamente seguite e socializzate, frutto di selezione accurata. Il secondo è l'allevamento intensivo, che può essere un cucciolificio oppure un centro cagnaro. Il cucciolificio è un allevamento, spesso monorazza, con molti più cani di quanti una sola persona, o una coppia, possa gestire da sola; ha quindi molto personale, tante cucciolate e non è detto che i cuccioli non siano seguiti e socializzati, anche perché cani ingestibili non sarebbero una buona pubblicità per l'allevamento: sono semplicemente molti, tanti cuccioli tutti insieme. Se si ha personale a sufficienza si possono ottenere ottimi risultati, anche nella selezione.
Il centro cagnaro è la cosa peggiore: è facilmente riconoscibile per via delle millemila razze allevate, dalla disponibilità perenne di cuccioli e da cani che in standard proprio non ci sono. Spesso, ma non sempre, le fattrici vengono tenute in piccolissimi recinti o gabbie, dove non hanno possibilità di muoversi e dove non possono assolutamente socializzare con altri cani o persone. Per quanto personale possa avere, per quanti ettari di terreno possa coprire, i cani non saranno MAI equilibrati, facilmente gestibili, in standard e sani. Magari su 4 punti 2 o 3 si, ma 1 di questi mancherà. E una cosa è ancora peggiore: spesso i centri cagnari comprano cuccioli dall'estero e/o riforniscono i negozi. Inoltre, ci scommetto un'orecchia, nei cucciolifici seri i padroni conoscono tutti i loro cani per nome, per quanto tanti ne possano avere. Un cagnaro è difficile che riconosca una razza dall'altra, visto che ritiene possibile iniziare e smettere di allevare una determinata razza in base alla moda del momento.
Dunque, torniamo alla mia domanda.
Nascere in Allevamento (o cucciolificio, concediamocelo) significa essere frutto della selezione accorta, cioè della decisione su quali fossero i cani più adatti a migliorare carattere e morfologia (non c'è mai limite al meglio!). Significa avere una grande probabilità di essere equilibrati e facilmente gestibili (poi ognuno ha il suo carattere, e molto poi dipende dalle vicende da cuccioli), mentre si ha la pressoché totalità di possibilità di essere in standard e sani. Perché "pressoché"? Perché la natura è varia, e incidenti possono capitare... ma saranno incidenti, non la norma!
Nascere in Allevamento significherà avere un pedigree, quel foglio di carta che è l'unico documento del cane di appartenenza a una determinata razza, che indica i suoi più vicini parenti e i titoli ottenuti da essi, oltre ai risultati degli esami della displasia. Il pedigree permette la partecipazione alle mostre e, a coloro che si prendono tale responsabilità, di far fare cucciolate intelligenti. Il pedigree è inoltre l'unica cosa che permetta a un cane di essere venduto. Leggete questo articolo, spiega meglio di come potrei fare io, ma la sostanza è questa: un cane senza pedigree è un meticcio. E i meticci non si vendono.
Molti potranno dire "si ma il pedigree costa tanto!!", ma non è vero. Infatti il costo dei due moduli per la registrazione del pedigree è minore di 50€, in caso di un solo cucciolo, e si abbassa per ogni nato. Quindi chi, allevatore (cagnaro) sostiene che un cucciolo con pedigree debba costare almeno 200 euro in più rispetto a uno senza della stessa cucciolata vuol darvi una GRANDE fregatura.
E per chi dice "ma io il cane non voglio farlo accoppiare, non voglio fare mostre, non mi interessa nulla di tutto ciò che è cinofilo, deve stare sul divano o in giardino e basta"? Beh, il pedigree allora lo tenga in un cassetto! Ma perché ha preso un cane di razza, se poi non fa con lui qualche attività? Anzi, perché ha preso un cane e non un bel Trudy?
!
Fatto sta: se si vuol comprare un cane bisogna che sia di razza, che abbia il pedigree, le vaccinazioni e che sia stato per almeno due mesi con la madre in modo da poter essere ben istruito da questa su cose base come l'inibizione al morso. Fondamentale è pure un allevamento dove sia avvenuta una corretta socializzazione con persone, cani e altri animali. E se si vuole comprare un cane di razza bisogna avere la cognizione che significa spendere soldi: la selezione, prove caratteriali, esami e quant'altro costano, e il prezzo (solitamente intorno ai 1000 €) non è un furto!! Non sto a farvi tutta la serie di spese, ma se volete la trovate qua. Comprare un cucciolo "di razza" a 300 euro significa, nel 90% dei casi, spendere poi migliaia di euro per educatori e per ripagare danni,oltre che passare notti in bianco a pensare a soluzioni per problemi che potevano essere risolti spendendo più soldi iniziali.

Dunque, perché scegliere un cane di razza e comprarlo in un Allevamento?

  • Per avere una certezza sulle sue attitudini (delle quali riparlerò)
  • Per avere un cucciolo sano
  • Per avere un cucciolo senza traumi e che quindi sia di più facile gestione
  • Per sapere quali saranno le sue dimensioni da adulto
Rivolgendosi a un allevamento non ci si dovrà stupire se un Hovawart ha voglia di correre e di fare la guardia, perché sarà stato selezionato per quello per generazioni e generazioni. Un Allevatore selezionerà i cani al meglio. Cani che non ci pigliano nulla con il proprio standard saranno di origine cagnara.

2 commenti:

  1. Ciao, sono di nuovo qui :)
    Ho una domanda per te.
    Nel tuo post dici che il cane viene "selezionato per quello per generazioni e generazioni", giusto? Ecco, io vorrei sapere quale fine fanno i cani che vengono scartati. Mi spiego meglio: dato che al pubblico vengono venduti solo i cani migliori, quale sorte spetta a quelli che non vengono ritenuti tali ?

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    1. Ciao! Allora, premetto che non ho grande esperienza, quindi dico come farei io e una situazione che ho visto! Nell'allevamento del westy che abbiamo è nata una cucciola con dei problemi e l'hanno tenuta loro. Mentre il mio westy crescendo si è visto affetto da prognatismo ma non ci hanno detto nulla: mi aspettavo un discorso tipo "non fatelo accoppiare" ma non hanno detto proprio nulla, cosa che mi ha abbastanza scocciato. Ma alla fine cercavamo un cane da casa, non da expo, in lui, quindi ci è andata bene così.
      Io, quando farò fare a Eevee i cuccioli, se avrò la sfortuna di avere qualche nuovo nato malato, in base alla problematica,o lo terrò o lo venderò a prezzo più basso, a rimborso spese per intendersi, pagando io poi la spesa di sterilizzazione.
      Questo da un punto di vista di salute, mentre da un punto di vista attitudinale... beh in passato i cuccioli che non erano all'altezza (cani da caccia con paura dello sparo ecc) so che venivano annegati... ora la soluzione sarebbe venderli come cani da compagnia! Anche qui a prezzo minore, ma se un setter ha paura dello sparo non è detto che non possa essere un perfetto cane da famiglia!! :)
      Secondo me, comunque, solo i cani con alti standard possono essere venduti al prezzo massimo (metti 1200), in base alle problematiche il prezzo dovrebbe scendere...

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